
Nel mese di ottobre la SDC Cinema Teatro Don Bosco propone “Sotto il Tetto del Cinema”, una breve rassegna cinematografica composta da due eventi speciali di proiezione, pensati come occasione di incontro e di riflessione collettiva rispetto a temi come vita di strada e salute mentale e di approfondimento su alcuni progetti attivi al riguardo sul nostro territorio. I film, un documentario e un film di finzione in versione originale sottotitolato in italiano, sono diversi tra loro, ma accomunati dal forte desiderio di raccontare ciò e soprattutto chi troppo spesso resta ai margini.
Giovedì 10 ottobre ore 20,30 inaugureremo il percorso con San Damiano, a seguire streaming in diretta nazionale con Annalisa Camilli (Internazionale), Prof. Augusto d’Angelo (Sapienza, Comunitá di Sant’Egidio), Seydou Sarr e Amath Diallo (“Io capitano”), Gregorio Sassoli e Cifuentes (i registi) e altri TBA.
Giovedì 17 ottobre ore 20,30 sarà la volta de Le Invisibili, un’opera che ci invita a fermarci con delicatezza e profondità e a chiederci cosa significhi davvero “esserci”, anche quando la società sembra non accorgersene. Introduzione a cura di Cooperativa Momo e Caritas Diocesana Cuneo-Fossano, soci territoriali di fio.PSD, che racconteranno il lavoro della rete dei servizi del territorio in supporto alle persone senza fissa dimora.
L’intento della rassegna è proprio quello di creare uno spazio immaginifico tridimensionale, dove le voci e le immagini dei protagonisti delle storie sullo schermo diventino occasione significativa di pensiero critico e di relazione, che prendano forma nell’attenzione dell’ascolto e dello sguardo e nella condivisione silenziosa di un’esperienza comune in sala. In questo senso, la rassegna può generare un legame sottile ma profondo tra ciò che viene raccontato sul grande schermo e la sensibilità di ciascun spettatore, trasformando la visione collettiva in un momento intimo di comunità.
Damiano (35 anni), fuggito dall’ospedale psichiatrico di Breslavia, in Polonia, è arrivato a Roma alla ricerca di una nuova vita e, senza un soldo in tasca, si è immerso nel brulicante mondo che bazzica intorno alla stazione Termini. Rifiutandosi di vivere come un senzatetto, ha trovato rifugio in una torre sulle antiche mura romane e ha cominciato a frequentare la determinata Sofia.








