Benvenuto maggio, con l’Ausiliatrice e gli altri Santi.

Maggio! Mese dedicato alla Madre di Gesù: al Don Bosco e in tutto il mondo cattolico. Nella Granda e un po’ in tutto il Piemonte sono numerosi i piloni votivi testimoni del profondo amore a questa Madre dell’umanità. In maggio tale amore viene evidenziato dalla preghiera quotidiana del Santo Rosario.

Cosa spingeva i nostri antichi a venerare questa Mamma del cielo in modo così visibile con i piloni e così affettuoso con il Rosario? Le risposte sono valide ancora oggi e motivano il ritrovarsi serale, alle 21.00, di piccoli e grandi nel cortile dei Sale e in zone del territorio parrocchiale. Guidati da Don Bosco che orientava la preghiera mariana del mese alla grande Solennità di Maria Ausiliatrice, il 24 maggio. E per i Sale questa solennità porta a celebrare la festa comunitaria di fine anno formativo.

Cosa motiva tutto questo dunque? Certamente un desiderio grande di benedizione dal Signore Gesù attraverso l’intercessione di sua Madre, Maria. In un periodo dove la parolaccia, la volgarità, l’insulto, il doppio senso malizioso sembrano essere la strada per emergere e per far parlare di sé, hai il desiderio che qualcuno dica bene di te, ti rivolga una parola gentile, di conforto. Chiedere al Signore che dica bene di ciascuno, inseriti nella storia di salvezza da Lui realizzata, è il massimo: riempie di consolazione.

Un secondo motivo viene dallo sgranare fiducioso del Rosario: offre la gioia intima di incontrarsi e sentirsi bene insieme: familiari, vicini di casa, conoscenti, tutti accolti e accettati così come si è, con il bagaglio di virtù e di fragilità. Insieme. Aiutandosi. Pregando l’uno per l’altro. Con Lei e per Lei, la Madre, Ausiliatrice e Consolatrice. Consolazione nei momenti più sofferti dell’esistenza. Aiuto sempre, ma “soprattutto nelle situazioni e nei tempi difficili”, come diceva Don Bosco.

E i tempi che si vivono oggi manifestano tante disagi, non solo sul versante economico finanziario. Si dice che si sta vivendo in un mondo globalizzato, dove regna la confusione generale invece della condivisione solidale. Da più parti si afferma che l’Europa parlamentare e politica sta sradicando le sue radici cristiane e non si capisce bene su quali basi pretende di costruire la comunità europea. Un anziano parrocchiano giorni fa commentava: “In Europa bisogna mandare gente che abbia criterio! Governanti scriteriati e senza Dio hanno provocato nella storia disastri paurosi e lacrime per i popoli.” “Spiegati meglio?” gli domanda un altro anziano simpatico. E lui: “Senza timor di Dio le persone non hanno un riferimento vero per la coscienza. Resta la propria idea o quella di chi ha bella parlantina, lo fanno parlare spesso, sa incantare e imbrogliare. In modo diabolico. Ricorda bene: solo Dio inchioda alle proprie responsabilità e al bene sincero per tutti. Dall’alba al tramonto dell’esistenza. E se non c’è timor di Dio allora c’è timor del diavolo: terribile”.

In un ritiro formativo dove si parlava di responsabilità e coerenza un giovane esplose: “Gente, se non siamo svegli e coraggiosi, certe leggi faranno di Italia ed Europa una nuova Sodoma e Gomorra: ma io così non ci sto!”! Il rosario serale quotidiano è soprattutto per le famiglie. Contro la strategia crescente degli sfascia-famiglie occorre il sostegno sicuro e costruttivo di Maria, sostegno delle famiglie.

Corona di santità. Maggio, accanto a Maria Ausiliatrice, Regina della pace apparsa a Fatima, offre una bella fioritura di santi: soprattutto San Giuseppe lavoratore a inizio mese. “Uomo giusto”, sprona a riscoprire il valore del silenzio, della prudenza, della fedeltà e della lealtà nel compiere i propri doveri. Il valore di una professionalità vissuta con competenza e con misericordia, che è compimento di vera giustizia. E poi San Domenico Savio il 6 di maggio, Santa Maria Mazzarello il 13.

Lo Spirito Santo si offre alle persone e alla Comunità ecclesiale domenica 12 con il sacramento della confermazione per un nutrito gruppo di giovanissimi e domenica 19 con la Solennità di Pentecoste. Giorno in cui abbiamo ricollocato il pellegrinaggio al Colle Don Bosco ricordando il bicentenario della consegna carismatica e missionaria ricevuta da Gesù Buon Pastore.

Il 24, 25 e 26 maggio si conclude con la festa comunitaria, con tante iniziative in cantiere che fanno star bene.

Venire e provare per credere.

don Egidio Deiana SDB,
Parroco

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