“Chi non ricorda le prime maglie veramente variopinte e con buchi abbondanti. E i pochi palloni, sovente rattoppati e non sempre rotondi.”
Aldo Silvestro
nel 25° anniversario della società
Auxilium dal
1° aprile 1946
Il 1° aprile 1946 un gruppo di Exallievi fonda la “Virtus”, polisportiva dell’oratorio. La nuova società dal 6 ottobre partecipa al torneo del Csi con una squadra di calcio. La prima partita è una vittoria sul campo dell’oratorio contro il Morozzo. Alla fine della stagione la squadra degli Aspiranti sarà la vincitrice del campionato organizzato dal Centro sportivo italiano diocesano: Aldo Silvestro, Ernesto Gandolfo, Mario Carignano, Mario Fissore, Cesare Ansaldi, Michele Barberis, Giuseppe Buttiglione, Galeazzo Accetti, Amedeo Mocellini, Ruggero Cugnasco e Costanzo Barberis alzeranno la prima coppa sportiva che entrerà in oratorio. La maglia era color giallo. Anche nel ciclismo nella primavera del 1947 il primo premio va a un oratoriano della “Virtus”.
In quegli anni del dopoguerra nella squadra di calcio dell’Oratorio cresce il giocatore Alfio Balbiano, che finisce poi nei “ragazzi della grande Torino”, giocando anche una volta con la famosa prima squadra e, dopo il disastro di Superga, fu titolare fino al termine del campionato.
Il 1952 è il primo anno in cui si organizza il “Giro sciistico oratoriano” che proseguirà per diversi anni e che si svolgeva a Cuneo, quando di neve ce n’era ancora tanta e aveva come traguardo il cancello dell’oratorio.
Il 10 luglio 1953 inizia, dopo un lungo lavoro di sistemazione del cortile che con notevoli sforzi don Luciano Ghirardo aveva dotato di un impianto di illuminazione, il “Torneo notturno di calcio”, che fu il primo esperimento di quello che diventerà uno degli appuntamenti sportivi più importanti non solo dell’oratorio, ma di tutta la città e dintorni, e che dalla prima edizione manifesta un interesse da parte di tanti e grande clamore agonistico.
Fu la presidenza della sezione dei giovani dell’oratorio, gli “Effettivi”, che in una riunione del luglio del 1956 decise di fondare un gruppo sportivo che chiamò “Auxilium Cuneo”, seguendo un po’ quello che stava succedendo anche nelle altre case salesiane del Piemonte. C’erano don Antonio Saino, Aldo Silvestro, Ettore Grasso, primo presidente, Sandro Galliano, Ivo Ghiglia e Mario De Matteis. Il gruppo aveva lo scopo di accentuare il valore educativo che la pratica dello sport può offrire al ragazzo ed integrare il lavoro di formazione civica e cristiana tipica dell’oratorio. Venne stilato un programma operativo dettagliato in sei punti: formazione di una presidenza composta dai rappresentanti di tutte le sezioni giovanili dell’oratorio, affiancata da tecnici, dirigenti, allenatori che curassero le varie attività; coordinamento delle attività sportive; promozione di nuove discipline, prime fra tutte pallavolo, pallacanestro, atletica, tennis e tennis tavolo; valorizzazione delle strutture esistenti in oratorio; autofinanziamento dell’attività sportiva in modo da non gravare più sulle casse dell’oratorio; colori sociali azzurro e giallo.
Da subito l’avventura sportiva delle squadre dell’oratorio fu entusiasmante con la partecipazione ai campionati di Csi, il Centro Sportivo Italiano, nelle discipline del calcio, della pallavolo, del tennis e del tennis tavolo. Nell’ottobre dello stesso 1956 in atletica Marco Galliano dell’Auxilium vince la gara di salto in alto. Nel primo anno di vita la società tessera trenta atleti e organizza tornei interni di calcio, pallavolo, tennis tavolo, tennis, bocce, bigliardo, calcio balilla e tiro a segno. Nel 1957 l’Auxilium vince i campionati provinciali Csi di pallavolo, categoria Giovanissimi e di calcio, categoria Ragazzi, dove passa alla fase regionale. Morandi vince i titolo di campione provinciale prima e poi campione regionale di tennis categoria Seniores.
Sono gli anni dell’arrivo in oratorio di un giovane prete salesiano, che rimarrà a Cuneo due anni, dal 1957 al ’59, don Luigi Borgogno, da tutti chiamato don Gino. È lui che dà grande impulso allo sport insieme a un gruppo di Exallievi, i primi oratoriani ormai uomini adulti. Nel 1958 proprio questo gruppo di Exallievi, autofinanziandosi (mezzo milione di lire la spesa prevista), decide di far installare sul campo da calcio l’illuminazione per dare vita a quello che è stato il torneo più seguito e atteso a Cuneo per moltissimi anni, il Torneo Notturno Cittadino. In realtà il torneo era iniziato già qualche anno prima sul piccolo cortile dell’oratorio, nel 1953.
Nel 1957 succede un fatto di cronaca che farà prendere le decisioni dei lavori successivi. Un tifoso esasperato al temine della partita tra Auxilium e Nasetta prende letteralmente per il bavero don Mario Zanotto, il Direttore dell’oratorio. Mettere in sicurezza tutti, giocatori, pubblico e superiori, diventa la scusa dunque per un gruppo di Exallievi per vedere realizzato un loro sogno: una nuova illuminazione per il grande campo d’erba. Emilio Mussapi, secondo presidente dell’Auxilium, con altri amici decisero di formare un gruppo che avrebbe cercato i finanziamenti per il nuovo impianto per il campo e per la sistemazione degli spogliatoi. Giovanni Palanca, poi presidente del Coni provinciale, Emilio e Aldo Mussapi, Giovanni Moletti, Ernesto Tino Milardi, Sergio Cavallo, Bruno Peron, Giuseppe Lovera, Pino Dutto, Giovanni Albesiano, Giovanni Racca, Giovanni Mirri, Piero Chiaramello, Cesare Caramella, Gian Maria Zurletti, Gino Fantino e altri si misero subito al lavoro e nel 1958 l’impianto è fatto, con non pochi rammarichi per i vecchi Salesiani che vedono tagliare gli alberi intorno al campo.
L’Auxilium approda ai campionati della Federazione, militando nella stagione 1958-59 nel campionato di Seconda Divisione Figc, l’attuale Terza Categoria. La squadra è formata da: Ezio Clagnan, Renato Gallo, Silvio Pasquale, Mario Moletti, Ivo Ghiglia, Moglioni, Bruno Botta, Rinaldo Pellegrino, Luciano Renaudo, Roberto Mantero, Gino Lucca, Giuseppe Giraudo, Dell’Erba, Angelo Colli, Galeazzo Accetti, Mario Dematteis e Bruno Luparia. Il gruppo vince la Coppa Disciplina regionale.
Nel 1959 l’Auxilium è per un torneo a Monaco di Baviera con la squadra formata da E. Zavattaro, Bruno Botta, Dogliani, Bruno Luparia, Roberto Mantero, Rinaldo Pellegrino, Renato Gallo, G. Fantini, Felice Zavattaro, Livio Luparia, Giovanni Renaudo.
Viene pubblicata dal 1957 una circolare interna, un vero e proprio giornalino dal titolo “Gazzettino Auxilium”, che segue un po’ il precedente “Vita Nuova”, ma è molto più ricco e ben stampato, con i redattori Sergio Cavallo e Sandro Galliano: si parla di sport, di avvenimenti e resoconti, ma si va molto più in là. Il Gazzettino è un vero e proprio strumento di riflessione generale, dove si ha il coraggio di affrontare temi come il disarmo, la pace, la scuola, lo sport nazionale, il cinema, l’angolo delle barzellette chiamato “auxiliumore”, e molto sul volontariato e il senso del donare il proprio tempo agli altri, in un’epoca dove si incominciava ad affacciarsi, anche a livello dilettantistico, l’aspetto della “professionalità sportiva” dal punto di vista economico. Significative sono le parole di Aldo Silvestro sul consiglio di presidenza nel numero di aprile del 1960: “Essere chiamati a far parte del Consiglio non vuol dire avere un’occasione per essere posti in evidenza di fronte ai compagni, ma significa sacrificare molto sovente qualche ora di libertà e di svago per fare qualche piccolo servizio a un compagno o ad un gruppo di essi, significa mettere a disposizione della sezione le proprie capacità e le attitudini, per far sì che in associazione si crei un clima di fraternità e di amicizia tanto necessario per il buon funzionamento dell’associazione stessa”.
Intanto don Gino Borgogno viene chiamato dai superiori a Torino e lì qualche anno dopo fonda le Pgs, le Polisportive Giovanili Salesiane, nate come Associazione Nazionale nel 1967. Nel 1979 sono state riconosciute Ente di Promozione Sportiva dal Coni e, nell’84, Ente Nazionale a carattere assistenziale con i criteri del Ministero dell’Interno. Gli Enti di Promozione Sportiva, perché vogliono rispondere a una diffusa domanda di sport, sono per natura polisportivi e per logica dinamica inseriti nel territorio, per stimolare, animare a una crescita umana e non solo sportiva.
A Cuneo però l’attività sportiva continua con successo sia di partecipazione, sia di risultati, soprattutto sotto la sapiente e costante guida di Aldo Silvestro. Nel comitato di presidenza si aggiungono Gianni Migliore, che sarà poi uno dei presidenti più stimati e autorevoli della società, Mario Dematteis, Sergio Cavallo. Si svolgono tra Auxilium e Oratorio le “Olimpiadi Invernali Ju”, che comprendono campionati a coppie libere di ping pong, calcio balilla, biliardo, scopone e tresette.
La società di Cuneo è una delle prime che nel 1967 si associa da subito alla Pgs. In tutti questi anni sviluppa le sue attività polisportive: non soltanto calcio, ma pallavolo, ginnastica artistica, tennis tavolo, pallacanestro, atletica leggere, sci, nuoto, tennis e persino baseball. Nel campionato 1967-68 la squadra Juniores in Figc vince sia il campionato che la Coppa Disciplina provinciale.
Nel 1969 il 21 agosto per la prima volta si fa un contratto di sponsorizzazione ufficiale tra le squadre dell’Auxilium e un privato, il “Vegè”, il primo supermercato di Cuneo aperto in corso Nizza nel quartiere della parrocchia: all’Auxilium e all’oratorio in cambio del nome su tutte le
maglie vanno 500 mila lire in denaro e 500 mila lire in generi alimentari per un anno.
Dell’Auxilium si scrive un gran bene, e la squadra di calcio degli allievi viene chiamata “l’Audax” alla fine del campionato cittadino 1971-72 dopo aver concluso la stagione al comando con 32 reti fatte e 2 subite, senza ammonizioni o squalifiche, “facendo continuare quella famosa serie di tradizione che vuole sempre l’Auxilium prima e vittoriosa”. Franco Fantini, attaccante di peso della Terza Categoria, va in prestito per un anno alla Cuneo Sportiva.
in dal 1958 l’Auxilium partecipa al campionato di Terza Categoria, dove vince il titolo di campione provinciale nella stagione 1969-70 con uno spareggio contro il Racconigi. La prima squadra di calcio arriva dunque alla Seconda Categoria nel campionato di Figc, dove sui campi provinciali all’epoca arbitrava il signor Pairetto di Torino, con questa formazione: Valerio Revelli, Piero Noro, Enrico Strati, Giovanni Ballario, Claudio Fantini, Claudio Destefanis, Aldo Fea, Erio Perini, Franco Fantini, Franco Righetti, Claudio Tomatis, Aldo Landra, Giuseppe Cannavò.
Le cose forse scappano un po’ di mano: lo sport già a quei tempi costa parecchio, iniziano a girare i primi interessi, gli occhi di tutte le altre società sportive intorno iniziano ad essere puntati sui “campioncini” dell’oratorio. I Salesiani con a capo il direttore don Leonzio Patron, nel 1972 sollecitati dal Capitolo Generale Speciale, dopo aver incontrato i giocatori, i dirigenti, gli accompagnatori e gli allenatori in una lunga serie di incontri e discussioni, decidono che per non dimenticare mai le finalità per cui è nata la società, l’attività deve essere ridimensionata e non si deve svolgere attività competitiva. Anche il torneo notturno di calcio, che stava raggiungendo la quindicesima edizione, scrivevano i giornali “un autentico primato per le manifestazioni cuneesi”, viene interrotto ed è lo stesso Consiglio direttivo dell’Auxilium che con una laconico comunicato stampa ne dà notizia ai giornali “con rammarico”. L’attività viene completamente sospesa da giugno a settembre in un clima difficile, come sempre avviene nelle separazioni. In agosto viene inviata una lettera aperta ai genitori che spiega le motivazioni di questo cambiamento. “Lo sport non si può eliminare –scrive la Comunità Salesiana ai dirigenti dell’Auxilium l’8 aprile del 1973– è diventata una componente necessaria della vita d’un giovane, ma è anche vero che lo sport sta degenerando per la corruzione che dilaga, per le specula campione. Occorre far marcia indietro ed avere il coraggio di togliere o di ridimensionare, per riportare nei suoi giusti termini lo sport e renderlo mezzo di divertimento ricreativo e strumento di educazione della persona umana”.
Qualcuno non ci sta: alcuni se ne vanno, e anche la prima squadra segue un percorso diverso; per qualche anno, dalla stagione 1973-’74, si chiamerà “Football Olympic Club Cuneo” e non si allenerà e non giocherà più sui campi dell’oratorio, nonostante le richieste avanzate nell’estate da Mussapi, Righetti e Cavallo, ma allo stadio comunale Fratelli Paschiero. Nella prima lettera ai ragazzi che faranno parte della nuova società, il presidente Emilio Mussapi, per 15 anni presidente dell’Auxilium, non dimentica l’Oratorio: “Dovrete dimostrare di essere degni dei colori che avete indossato, ed alcuni di voi per parecchi anni, sotto il nome dell’Auxilium, e farete così onore anche all’Oratorio Salesiano di Cuneo, al quale una frequenza sempre più assidua da parte vostra dovrà essere un impegno costante verso voi stessi, verso noi dirigenti e vero i vostri familiari”.
Il giornalista sportivo Giuseppe Callipo il 21 agosto 1973 su “La Gazzetta del Popolo” scrive a riguardo: “Questo sodalizio, mantiene per inciso, l’ossatura dirigenziale e tecnica che aveva con i precedenti colori sociali… La società è divenuta una concreta trasposizione della precedente società con molti e promettenti giovani”.
Il Consiglio direttivo della nuova società, che ha sede in via Statuto 5, oltre al presidente Emilio Mussapi, comprende il vice presidente Bruno Righetti, il segretario Sergio Cavallo, il cassiere Luigi Fantini e i consiglieri Arturo Vigna, Mario De Matteis, Gianfranco Paganelli e Renzo Garnerone. La guida tecnica della squadra, che partecipa al campionato di Seconda Categoria, è affidata a Gino Giuliano, coadiuvato da Silvano Maccario, mentre le squadre giovanili di allievi e giovanissimi vengono affidate a Umberto Schiffer, tutti tecnici delle precedenti squadre dell’oratorio.
Pubblicamente il direttore don Leonzio Patron su “Il Subalpino” e su “La Guida” racconta della scissione e ne spiega i motivi: “Il G. S. Auxilium continua e si rinnova, abbandona un determinato sport a carattere prettamente competitivo, promozionale e selettivo per ritornare al suo spirito primitivo, allo scopo per cui è sorto: ricreare per educare. Non concepisce lo sport per lo sport, lo sport che non abbia per fine l’educazione del giovane, lo sport che non sia inserito nella vita oratoriana e che non sia espressione spontanea della vita associativa di gruppi giovanili, che sentono il bisogno anche di queste attività per lo sviluppo integrale della propria persona. L’Auxilium si rinnova con queste linee programmatiche: considera lo sport una componente necessaria della vita del giovane, ma lo vuole fare in modo più umano e più cristiano, considerandolo mezzo per l’educazione e non fine a se stesso. Intende offrire a tutti la possibilità di fare dello sport, ma soprattutto a coloro che, non avendo doti e capacità per essere degli atleti, vengono inesorabilmente emarginati. Vuole che lo sport, espressione spontanea del giovane, sia fatto in clima di libertà: quindi niente tesserini che vincolino più di un anno, a termine del quale il giovane deve essere lasciato libero nelle sue scelte. Esclude dal suo programma ogni forma di commercio. Il compenso, che la società richiedente un determinato giocatore potrebbe dare (ed è giusto che lo dia) vada a benefizio del giovane, della famiglia e dell’Auxilium con pari diritto. Così pure si esclude in modo assoluto ogni forma di pagamento al giocatore. Considera indispensabile la partecipazione agli incontri formativi che il proprio gruppo programmerà tanto quanto la partecipazione agli allenamenti. Apre le porte a tutti, senza chiedere né tessere di partito, né fede religiosa, ma richiede disponibilità al programma proposto: atteggiamento di ricerca per la soluzione dei propri problemi religiosi e morali, rispetto dell’ambiente e delle cose, possibilità al sacerdote di poter parlare di Dio. Sollecita una stretta collaborazione con le famiglie che devono sentirsi responsabili non solo per la firma di un cartellino, ma soprattutto per la formazione del figliolo e per un contributo finanziario onde venire incontro alle spese non indifferenti che si devono affrontare e che devono essere contenute e ripartite tra Auxilium (= Oratorio), famiglia e anche giocatore, perché riteniamo non giusto e non educativo dare tutto al giovane senza richiedergli un minimo di sacrificio per la soddisfazione dei suoi hobby: ne formeremo un autentico egoista. Si limita a competizioni a carattere locale e cittadino, considerando l’altro sport troppo dispendioso e troppo distorsivo dagli impegni del giovane alla vita associativa e oratoriana. La sterzata decisiva data con la sospensione del Torneo Notturno e con la proposta di un rinnovamento, alquanto radicale, ha provocato la scissione del gruppo dirigenti calcio con il presidente rag. Emilio Mussapi, formando una nuova società la Football Olympic Club Cuneo, non condividendo la nuova impostazione. Ad essa senza rancore facciamo i nostri migliori auguri come pure ai giocatori, Allievi e Seconda Categoria, che attualmente devono considerarsi liberi di scegliere, essendosi formata una nuova società, qualunque possa essere la loro scelta. E l’Auxilium pertanto con i suoi tradizionali colori riprende la sua attività di calcio, pallavolo e pallacanestro restando aperta ad ogni collaborazione e in attesa che durante il tentativo di questa nuova esperienza si delinei una possibilità di intesa sulla piattaforma delle idee esposte”.
L’Auxilium dunque non muore, anzi, continua la sua attività volontaria quotidiana con squadre di ragazzi dal 1973, sospendendo momentaneamente l’attività in seno alla Figc. Intanto era arrivata il 3 maggio del 1972 in Oratorio, una littorina delle ferrovie. Viene acquistata dalle Ferrovie dello Stato che stavano svendendo alcuni pezzi andati in disuso: 210 mila lire il costo per la littorina sistemata a fianco del campo da calcio dove servirà per gli spogliatoi.
Negli immediati anni successivi anche il calcio riprende con squadre giovanili, cambiando spesso anche nome “Auxilium Ragazzi”, “Monviso” e l’attività continua soprattutto grazie ai Salesiani, a Giuseppe Migliore, a Mario Ladolcetta e Benito Bronzetti.
Nel 1975 inizia il rilancio dell’Auxilium, su proposta del nuovo direttore don Giovanni Luciano. Il 30 gennaio nasce il Comitato per lo sport, dopo la crisi degli anni precedenti, e il 26 febbraio l’Auxilium inizia una nuova vita con Giuseppe Migliore presidente, che nel giugno fa riprendere anche il torneo notturno, che proprio in vista dei lavori per le nuove opere che di lì a poco tutti sperano inizino, si chiama “Trofeo Nuova Chiesa”. Si stila un nuovo statuto che, tenendo conto dell’esperienza precedente, assicuri una chiara linea di condotta, nell’ottica di uno sport fatto all’interno e promosso dall’oratorio, con il motto “Per uno sport sano, educativo, cristiano”. La rinata Gs Auxilium viene inaugurata il 12 settembre, e il 16 settembre si tiene il primo allenamento di calcio. Sotto l’illuminata presidenza di Gianni Migliore si continua l’attività e si cresce di anno in anno.
L’8 dicembre 1982 con il Centro anziani e le nuove opere dell’oratorio, si inaugurano anche gli spogliatoi per le squadre sportive, le tribune nuove e il rifacimento del campo da calcio. In questo periodo di ripresa delle attività sportive voluto da don Luciano, si distinsero ben presto per il loro lavoro, oltreché il presidente Migliore, che per moltissimi anni ha speso tempo, forze e denaro per la società dell’Oratroio, Pietro Caldano, per il prezioso ed umile lavoro di mantenimento del campo di calcio rinnovato, cura che Caldano continua tutt’oggi quotidianamente, e Bruno Serra, perché non solo per la sua generosità finanziaria permise lo svolgimento di costose attività, ma con molta umiltà, svolse l’indispensabile lavoro di mantenimento del campo e degli spogliatoi. Un forte sostegno alla società venne anche da Mario Carignano, mentre tra i dirigenti e allenatori più fedeli, costanti e capaci ci sono Giovanni Cavallera e Antonio Paris, che oggi è ancora sui campi da gioco ad insegnare a giocare a pallone.
Il calcio regala grandi soddisfazioni, e la squadra dell’oratorio arriva di nuovo alla Terza Categoria. Il tennis tavolo fa registrare successi provinciali e regionali soprattutto con Ilario Luciano. La pallavolo, soprattutto con l’arrivo di tutta l’attività femminile, fa segnare numeri altissimi di atleti e grandi soddisfazioni agonistiche.
Dall’inizio degli anni Settanta si inizia infatti a parlare di Pgs femminile. La prima incaricata salesiana è suor Maria Cigna, che poi nel corso degli anni è stata sostituita prima da suor Michelina Pellegrino, nella sua prima permanenza a Cuneo, poi da suor Maria Teresa Pignatta, suor Franca Stra, suor Caterina Saccato, suor Assunta Durante e ora suor Giovanna Sasia. Particolare attenzione viene data dalle Figlie di Maria Ausiliatrice allo sport, coinvolgendo nella palestra attigua all’oratorio centinaia e centinaia di ragazze, soprattutto nella pallavolo e nella ginnastica. E mentre molte ragazze giocavano, ad alcune veniva chiesto di impegnarsi a diventare animatrici e allenatrici, a partecipare ai campi scuola estivi che davano le basi di psicologia, medicina, tecnica e tattica sportiva. Tra queste per molti anni si distinguono Giuditta Rovera, Roberta Rech e i fratelli Lella, Silvia e Paolo Carignano. Tra le vere anime della pallavolo nella palestra di via Gobetti ci sono i coniugi Livio e Piera Luparia che non riservano forze e tempo da dedicare alle ragazze, dando esempio di vero servizio. La prima squadra di volley femminile arriva fino alla serie B nel campionato 1980-’81.
La pallavolo maschile continua anche i suoi successi e la squadra maschile milita intanto in serie D, guidata da Livio Blangetti prima e da Claudio Alberti poi, sempre sotto la guida della dirigenza di Giuseppe Alberti. La squadra degli Allievi 1977-’78 di calcio è campione regionale Pgs, nello stesso anno la squadra di Ragazzi di pallavolo è campione nazionale Pgs, e quella di tennis tavolo è campione nazionale dei Seniores a Roma, successo che si ripete l’anno successivo a Varazze.
Nell’80-’81 a Roma la Juniores maschile di calcio è campione nazionale Pgs. Nel 1979, gli ultimi tre giorni di giugno, la Pgs organizza il primo Torneo Nazionale “Città di Cuneo” di pallavolo femminile al Padisport di via Bongioanni. Nella stagione 1986-87 l’Auxilium ritorna in Seconda Categoria vincendo lo spareggio contro il Borgo 85. La squadra è formata da Paolo Riberi, Mauro Barbero, Sandro Gatto, Rinaldo, Franco Ribero, Alberto Bellanti, Savio De Vito, Fulvio Serra, Giovanni Mantero, Silvio Cavallo, Massimo Migliore, Fulvio Pilloni, Pezzella, Bruno Castellino, Giordano, Ghiglia, Massimiliano Ferrua e La Dolcetta, con gli allenatori Franco Peron, Guido Gorzegno e il dirigente Bruno Serra. L’anno successivo sfiora il passaggio alla Prima Categoria, arrivando seconda praticamente con la stessa squadra dell’anno precedente. La Stampa commenta: “L’ottimo inizio di campionato è dovuto soprattutto alla grande amicizia che regna in seno alla squadra e alla società… È bene rilevare che la squadra schiera esclusivamente giovani (età media sui 19 anni) cresciuti all’Oratorio Salesiano di via San Giovanni Bosco. Una squadra fatta in casa!”.
Oltre all’attività federale si fa sempre più intensa l’attività della Pgs, prima coi campionati provinciali e poi anche con le fasi Regionali, le Nazionali e gli Internazionali. Alla guida della società succedono poi Severino Fusta, Silvano Macario, Dario Enrici, Nino Franchino, Corrado Santoro e poi di nuovo Dario Enrici.
Nella seconda metà degli anni Novanta Cuneo sarà sede prima dei Nazionali di pallavolo femminile nel 1997, e nel 1998 dei Giochi Internazionali della Gioventù Salesiana con più di 600 atleti, calcio, pallavolo e basket, provenienti da tutto il mondo, dal Portogallo al Brasile, dall’Austria alla Francia, dalla Polonia alla Croazia.
Quella dello sport all’interno dell’oratorio rimane dunque una delle realtà più belle, significative e importanti per avvicinare e accogliere tanti giovani. Il patrimonio che si trova alle spalle una società come l’Auxilium è grande e molto prezioso. Proprio perché all’interno dell’oratorio e, come dice l’articolo 1 dello statuto, perché “promosso” dall’oratorio stesso, lo sport diventa mezzo educativo che coinvolge bambini, giovani e adulti. Il motto dell’Auxilium è uno “Sport per tutti e di tutti”, cioè con una viva partecipazione di tanti, perché spinta da una tensione educativa verso le singole persone e verso la società. Persegue finalità educative atte a sviluppare le dimensioni culturali sociali all’interno di un articolato progetto di Don Bosco, basato sul suo sistema preventivo e sulla tradizione educativa salesiana. L’intento di Don Bosco di fare dei suoi giovani dei “buoni cristiani e degli onesti cittadini” viene portato dentro lo sport, nei tempi dell’attività sportiva. Pertanto l’esperienza, le capacità, l’amore e la competenza di moltissimi genitori, allenatori, dirigenti che nel corso di questi anni si sono messi a completa disposizione dei ragazzi, mira a proporre un’attività orientata alla persona, al bene totale di essa, al rispetto di tutte le sue dimensioni. Si privilegia l’aspetto ludico, giocoso e gioioso dello sport, ma non per questo si bada meno alla tecnica, al perfezionamento, che vengono inseriti in una dinamica più vasta della crescita e maturazione di tutta la persona, e quindi il momento sportivo viene vissuto in un contesto più vasto di esperienze. Impegno, competenza e servizio si trovano tranquillamente ad agire insieme, per formare non solo ottime squadre e bravi giocatori, ma per creare un vero e proprio clima di famiglia che continua a crescere e soprattutto che fa crescere. Quello che ha caratterizzato e caratterizza tuttora l’attività all’Auxilium è proprio il clima che si respira, che comunque non soffoca le speranze dei futuri “campioni”, ma le coltiva e le valorizza. Un esempio recente per tutti è Marco Gorzegno, cresciuto nei pulcini dell’Auxilium, poi passato nelle giovanili della Juventus e che ora è diventato un professionista che gioca in serie B con la squadra dell’Albinoleffe. Ma prima di lui in campo femminile una pallavolista dell’Auxilium, Vania Beccaria, ha raggiunto l’ambito professionistico in serie A e la maglia della Nazionale.
Accanto all’attività che si svolge durante l’anno, calcio, pallavolo, ginnastica artistica, danza, nel 1999 nasce su idea di alcuni giovani, Massimiliano Cavallo, Marco Chiapella e Marco Dutto, guidati dall’attivissima e sempre presente presidenza di Dario Enrici, la manifestazione “24oredisport”. Si tratta di una vera e propria maratona sportiva di 24 ore consecutive, nata per usare lo sport pulito come mezzo di solidarietà. La manifestazione ha raggiunto nell’estate del 2018 la sua ventesima edizione. Un evento ludico-sportivo unico nel suo genere che in venti anni ha fatto giocare e divertire due generazioni di ragazzi ed ha sempre promosso e sponsorizzato uno o più progetti di solidarietà.
Attualmente il Presidente pro tempore è Marco Dutto, coadiuvato dai due vice presidenti Paola Lerda e Marco Dalmasso che, insieme ai consiglieri del direttivo, ai dirigenti, agli allenatori ed alle famiglie portano avanti tutte le attività della società polisportiva.